A tre anni dalla morte, le parole di Giancarlo Tusceri
TRE ANNI OR SONO, esattamente il 26 ottobre 2022 MORIVA la soprano maddalenina LIA ORIGONI, persona squisita, colta quanto raffinata e gentile. L’Associazione culturale che da lei prede il nome, ritiene di dedicarle, da questa bacheca, un pensiero di riconoscenza e di ringraziamento.
“Se c’è un lato positivo della morte – scrive il Presidente Andrea Tirotto dell’Associazione amici di Lia Origoni – è che questa ha il potere di renderti immortale. E se la vita che hai vissuto è segnata da passi che diventano pietre miliari, sta a chi sopravvive mantenere pulita e in ordine la via che hai percorso.
Quando ho conosciuto Lia ho subito il suo fascino e me ne sono innamorato follemente, sapendo che il tempo era il peggior nemico per la mia voglia di sapere e conoscerla. Il tempo alla fine ha vinto ma non mi ha sconfitto. L’Associazione che oggi presiedo, nasce per questo. Per tenere viva la memoria di Lia e riaccendere ogni singola lampadina dello sfavillante percorso che sono state la sua vita e la sua carriera”.
In questa circostanza non si può non ricordare quanto ha fatto la vicesindaca Federica Porcu, col benestare e con la collaborazione del sindaco Fabio Lai, sia ospitando la salma di Lia nella sala consiliare, (dove anni addietro aveva festeggiato i suoi novant’anni con un concerto registrato delle sue più belle canzoni, sindaco Angelo Comiti, sia quando ha festeggiato sempre nel salone i suoi cento anni, sindaco Luca Montella, coadiuvato, nella circostanza, dal vicesindaco Massimiliano Guccini e dall’assessora dell’epoca Maria Pia Zonca in un tripudio di folla) sia mantenendo la parola e dedicandole questa estate il teatro all’aperto dei Colmi, con un importante concerto di musica classica.
Ci resta l’amaro-lo rimarco in questa circostanza-della mancata accettazione della sua casa in eredità per farne un museo come auspicato, sempre nel salone consiliare, ma pure durante il concerto del 25 luglio scorso, dall’allora Soprintendente Archivistica della Sardegna, la dottoressa Monica Grossi, che si adoperò infaticabilmente per far registrare tutti i documenti più importanti, prima ancora della morte di Lia, garantendo almeno la loro protezione assoluta, in quanto patrimonio dello Stato.
Oggi i documenti riguardanti la carriera di Lia, che sono davvero tanti, sono depositati presso l’Archivio di Stato di Sassari, sempre in attesa che il Comune faccia quanto dovuto per ricevere il dono-casa e operare per assecondare la memoria della soprano isolana, che chiedeva che quelle mura, in cui si era ritirata, dopo la conclusione della sua lunga e brillante carriera artistica, potessero ospitare un centro per studi e ricerche, soprattutto a livello Universitario e un nuovo polo di attrazione turistica qualificato.
Ha ragione il Presidente Andrea Tirotto, quando diche che ““Se c’è un lato positivo della morte, è che questa ha il potere di renderti immortale. E se la vita che hai vissuto è segnata da passi che diventano pietre miliari, sta a chi sopravvive mantenere pulita e in ordine la via che hai percorso”. Compirà quest’ultimo sforzo l’Amministrazione Lai, prima della prossima tornata elettorale? Qualcuno che può, riuscirà a coinvolgere la RAS nell’eventuale sforzo economico per fare della casa di Lia Origoni un Centro Studi?
Lia, per te continueremo a bussare a tutte le porte. Oltretutto, dovunque si dice che La Maddalena ha bisogno di riqualificare il proprio turismo, QUALE MIGLIORE OCCASIONE? gct. (Nelle foto: Il dott. Andrea Tirotto, Presidente dell’Associazione Lia Origoni, accanto alla mitica soprano isolana; Lia Origoni riceve la medaglia della Regione, in occasione dei suoi 100 anni, dalle mani del Presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, insieme all’allora consigliere regionale maddalenino Pierfranco Zanchetta; Lia con Tore Manca, il regista che dedicò alla soprano un docufilm di particolare importanza; il sottoscritto durante le interminabili interviste di Lia Origoni, per la stesura del libro che rilanciò non solo in ambito europeo il mito di Lia Origoni: “La violetera della Scala di Berlino”(foto Fabio Presutti); Lia con Osvaldo Bevilacqua; manifesto de La Traviata; manifesto di Orfeo; foto della Soprintendente Archivistica, che volle tutelare i documenti della nostra soprano, facendoli dichiarare patrimonio dello Stato, Lia viva; Lia omaggiata da Giovanna Gravina durante la valigia dell’attore (foto Fabio Presutti); inaugurazione targa fatta affiggere ai Colmi, con buona parte dei membri fondatori dell’Associazione Lia Origoni; le spoglie di Lia Origoni ospitate nella sala consiliare, prima della tumulazione; il libro “Lia Origoni, la violetera della Scala di Berlino, autore gct.











